Descrizione del servizio offerto
Web App per la Valutazione Preliminare delle Radiazioni Ionizzanti da Sorgenti Naturali NORM
La nostra web app permette di effettuare rapidamente e in modo accurato una valutazione preliminare delle esposizioni a radiazioni ionizzanti provenienti da materiali NORM (Naturally Occurring Radioactive Material), secondo le disposizioni normative del D.Lgs. 101/2020 e della Direttiva 2013/59/Euratom.
Come Funziona la Web App?
Utilizzare la nostra applicazione è semplice e immediato:
- Scelta dello Scenario Operativo: Seleziona facilmente lo scenario che più si adatta alla tua attività (trasporto, stoccaggio, costruzione, conferimento in discarica e altri).
- Selezione del Segmento di Catena (Radionuclide): Individua il radionuclide rilevante per la tua valutazione (U-238, Th-232, Ra-226, ecc.) e specifica la concentrazione di attività misurata o stimata (Bq/g).
- Calcolo della Dose Efficace: La web app esegue automaticamente il calcolo separato delle dosi da esposizione esterna, inalazione e ingestione, sommando poi i risultati per fornire la dose efficace totale.
- Tabella di Riepilogo: Tutti i risultati vengono visualizzati chiaramente in una tabella riassuntiva pronta per essere copiata direttamente nel tuo Documento di Valutazione dei Rischi (DVR) in formato Word, facilitando l’adempimento degli obblighi normativi.
Cosa Calcola la Web App?
- Dose da Esposizione Esterna: Irradiazione gamma e beta.
- Dose da Inalazione: Assorbimento di aerosol e polveri radioattive.
- Dose da Ingestione: Assorbimento tramite ingestione accidentale di polveri contaminate.
Ogni calcolo segue rigorosamente le formule previste dalla normativa, garantendo accuratezza e conformità alle linee guida ufficiali.
Tabella II-1 – Settori industriali “NORM”
D.Lgs. 101/2020 come modificata dal D.Lgs. 203/2022
Settori industriali | Classi o tipi di pratiche o scenari critici di esposizione |
Centrali elettriche a carbone | Manutenzione di caldaie |
Estrazione di minerali diversi dal minerale di uranio | Estrazione di granitoidi: graniti, sienite e ortogneiss, porfidi, tufo, pozzolana, lava, basalto |
Industria dello zircone e dello zirconio | Lavorazione delle sabbie zirconifere, refrattari, ceramiche, piastrelle, ossido di zirconio e zirconio metallico |
Lavorazione di minerali e produzione primaria di ferro | Estrazione di terre rare da monazite, stagno, piombo, rame, ferro-niobio da pirocloro, alluminio da bauxite; lavorazione di niobite-tantalite |
Utilizzo del cloruro di potassio come additivo nella fusione dei metalli | |
Lavorazioni di minerali fosfatici e potassici | Produzione di fosforo (processo termico), produzione di acido fosforico, fertilizzanti fosfatici e potassici, cloruro di potassio |
Produzione del pigmento TiO₂ | Gestione e manutenzione degli impianti di produzione del biossido di titanio |
Produzione di cemento | Manutenzione di forni per la produzione di clinker |
Produzione di composti di torio e prodotti contenenti torio | Produzione, gestione e conservazione di elettrodi per saldatura con torio, componenti ottici, reticelle per lampade a gas |
Produzione di energia geotermica | Impianti di media e alta entalpia, con particolare riferimento alla manutenzione |
Produzione di gas e petrolio | Estrazione e raffinazione, con attenzione a fanghi e incrostazioni radioattive in tubazioni e contenitori |
Industrie con filtrazione di acque di falda | Gestione e manutenzione degli impianti di filtrazione |
Lavorazioni di taglio e sabbiatura | Impianti che utilizzano sabbie o minerali abrasivi |
Tabella – Radionuclidi tipici per settore industriale NORM
Settore industriale | Radionuclidi tipici |
Centrali elettriche a carbone | Ra-226, U-238 |
Estrazione di granitoidi (graniti, porfidi, ecc.) | U-238, Th-232, Ra-226 |
Industria dello zircone e dello zirconio | Th-232, U-238 |
Estrazione e lavorazione di terre rare | Th-232, U-238, Ra-226 |
Estrazione di stagno, piombo, rame, ferro, alluminio | U-238, Th-232 |
Niobite-tantalite, cloruro di potassio | U-238, Ra-226 |
Lavorazioni fosfatiche e potassiche | U-238, Ra-226, Pb-210 |
Produzione di pigmento TiO₂ | Th-232, U-238 |
Produzione di cemento (clinker) | Ra-226, U-238 |
Prodotti contenenti torio (elettrodi, ottiche, reticelle) | Th-232 |
Produzione di energia geotermica | Ra-226, Ra-228 |
Estrazione e raffinazione di gas e petrolio | Ra-226, Ra-228, Pb-210 |
Filtrazione delle acque di falda | Ra-226, Rn-222, U-238 |
Sabbiatura e lavorazioni con abrasivi | U-238, Th-232 |
Tabella – Descrizione dei Radionuclidi Tipici nei Settori NORM
Radionuclide | Descrizione |
Ra-226 | Radio-226 è un prodotto del decadimento dell’uranio-238. È un emettitore α con lunga emivita (circa 1600 anni) e può emettere anche radiazione γ. |
Ra-228 | Radio-228 deriva dalla serie del torio-232. È un emettitore β con emivita di 5,75 anni e contribuisce in modo rilevante all’esposizione da ingestione. |
U-238 | Uranio-238 è il principale isotopo naturale dell’uranio. È un emettitore α con emivita lunghissima (4,5 miliardi di anni) e genera l’intera serie di decadimento dell’uranio. |
Th-232 | Torio-232 è un altro radionuclide naturale a lunga emivita (14 miliardi di anni), emettitore α, e capostipite della propria catena di decadimento. |
Pb-210 | Piombo-210 è un prodotto della catena dell’uranio-238. È un emettitore β con emivita di 22,3 anni ed è rilevante nei depositi di fanghi e incrostazioni. |
Rn-222 | Radon-222 è un gas nobile radioattivo prodotto dal decadimento del Ra-226. È un emettitore α, rappresenta un rischio da inalazione ed è mobile in ambienti chiusi. |
📊 Metodiche di Valutazione del Rischio
Esposizione a radiazioni ionizzanti da sorgenti naturali (NORM)
Riferimento normativo
Ai sensi dell’art. 22 del D.Lgs. 101/2020, l’esercente di un’attività che comporta la presenza di materiali contenenti radionuclidi naturali (NORM) è tenuto a valutare il rischio radiologico per i lavoratori e per la popolazione, intesa come individuo rappresentativo.
Questa valutazione deve essere svolta con il supporto di soggetti tecnici qualificati, quali:
- Esperto in Radioprotezione (ERP)
- Laboratori accreditati per misurazioni radiometriche
- Servizi di dosimetria
Obiettivo della metodologia
A fronte della complessità dei cicli industriali coinvolti e della variabilità delle matrici e dei contaminanti radiologici, è stato sviluppato un approccio metodologico standardizzato, che consente:
- Un’applicazione omogenea e tracciabile delle disposizioni legislative;
- Una valutazione graduata del rischio;
- L’elaborazione di protocolli settoriali coerenti.
Fasi chiave dell’approccio metodologico
- Identificazione delle matrici e dei radionuclidi
- Quali materiali (matrici) devono essere sottoposti ad analisi?
- Quali radionuclidi naturali devono essere rilevati (es. U-238, Th-232, Ra-226, Ra-228, Pb-210)?
- Definizione dei metodi di analisi
- Tecniche spettrometriche applicabili: spettrometria gamma, alfa o ICP-MS.
- Campionamento rappresentativo per materiali solidi, liquidi o effluenti.
- Stima preliminare della dose efficace
- Calcolo differenziato per:
- Esposizione esterna (irradianza gamma)
- Inalazione (polveri, radon, gas)
- Ingestione (polveri ingerite accidentalmente)
- Applicazione di coefficienti di dose (DCF) pubblicati (es. ICRP 137)
- Calcolo differenziato per:
- Verifica del superamento dei livelli di esenzione
- Soglie in termini di concentrazione di attività (1 Bq/g) e/o
- Soglie in termini di dose efficace (<1 mSv/anno lavoratori; <0,3 mSv/anno popolazione)
- Determinazione degli obblighi conseguenti
- Pratica esente: sorveglianza triennale
- Pratica non esente: nomina ERP, classificazione aree, sorveglianza fisica e medica
Protocolli operativi settoriali
La metodologia generale è stata tradotta in protocolli operativi specifici, calibrati:
- Sui settori industriali (es. cementifici, geotermia, filtri acque, lavorazione minerali)
- Sulle caratteristiche chimico-fisiche e radiologiche delle matrici trattate
- Sulle modalità operative e tecnologiche adottate nei processi
Forma schematica del protocollo operativo
Ogni protocollo descrive:
- Fasi del ciclo produttivo da valutare
- Tipologia e frequenza del campionamento
- Tecnica analitica consigliata
- Modalità di stima della dose (modelli, formule, coefficienti)
- Criteri decisionali (esente vs. soggetto a obblighi)
📌 Finalità
L’adozione di questa metodologia consente:
- La valutazione sistematica e documentata del rischio da NORM
- La dimostrazione della conformità normativa (D.Lgs. 101/2020)
- L’integrazione strutturata nel DVR aziendale e nei programmi di prevenzione e protezione
Metodologia di calcolo
- Definizione dello scenario operativo
Si sceglie uno dei casi standardizzati (es. “Transporto – lunghe distanze”, “Stoccaggio indoor con manipolazione”…) che fornisce i valori-default per:- Tempo di esposizione esterna (h/anno)
- Tempo di inalazione e ingestione (h/anno)
- Caratteristiche della polvere (g/m³), frequenza respiratoria, rateo di ingestione, ecc.
- Selezione del radionuclide (“segmento di catena”)
Ogni radionuclide naturale (U-238sec, Th-230, Ra-226, Pb-210+, Po-210, K-40, ecc.) ha propri Dose Coefficient Factors (DCF) per le tre vie di esposizione:- DCF esterno → Sv / (Bq·g⁻¹·a⁻¹)
- DCF inalazione → Sv / Bq inalato
- DCF ingestione → Sv / Bq ingerito
- Misura o stima della concentrazione di attività
La concentrazione attività (Bq/g) si ottiene da analisi di laboratorio (spettrometria gamma/alfa) o da schede tecniche fornitore. - Impostazione dei fattori di riduzione
- Fattore di diluizione (%) se la concentrazione reale è inferiore a quella massima ipotizzata dallo scenario
- Fattore di decadimento (spesso = 1 su scala annua)
- Fattore di schermatura (riduzione per ostacoli fisici)
- Descrizione dei parametri
Fattore | Significato |
Tempo di esposizione | Ore/anno di esposizione (default dallo scenario) |
Fattore di diluizione | % di concentrazione reale vs. massima (solo in esterno) |
Fattore di decadimento | Variazione attività sul periodo (spesso = 1) |
Fattore di schermatura | Riduzione dell’intensità dovuta a barriere (cemento, legno, ecc.) |
DCF esterno | Sv/a per (Bq/g) di radionuclide (scenario × segmento) |
DCF inalazione | Sv per Bq inalato (ICRP 137) |
DCF ingestione | Sv per Bq ingerito (ICRP 137) |
Frequenza respiratoria | m³ aria inalata per ora (≈ 1.2 m³/h di default) |
Fattore di concentrazione | Rapporto aria→origine polvere (default = 1) |
Concentrazione polvere | g di polvere per m³ aria (10⁻³÷10⁻⁴ g/m³) |
Rateo di ingestione | g di polvere ingerita per ora (≈ 0.01 g/h) |
Concentrazione attività | Bq/g, da analisi di laboratorio |
- Calcolo delle dosi parziali
Per ogni via di esposizione si applicano le seguenti formule:
Vie di esposizione | |
Esposizione Esterna |
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Inalazione |
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Ingestione |
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Privacy e Sicurezza
La sicurezza dei tuoi dati è fondamentale:
- Nessun dato inserito viene salvato sui nostri server: tutte le elaborazioni avvengono esclusivamente sul dispositivo dell’utente.
- Garanzia di Privacy Totale: nessuna informazione sensibile lascia il tuo computer.
VIDEO FUNZIONAMENTO WEB APP
Approccio Iperconservativo
La valutazione preliminare eseguita dalla web app segue un approccio volutamente iperconservativo, evitando intenzionalmente l’applicazione del fattore di diluizione. Questo garantisce la massima protezione radiologica, identificando in anticipo possibili criticità e permettendo un intervento tempestivo ed efficace.
Nella fase preliminare di valutazione delle esposizioni da NORM (Naturally Occurring Radioactive Material), si adotta intenzionalmente un approccio iperconservativo nel quale non si applica il fattore di diluizione.
MOTIVAZIONE OMISSIONE INTENZIONALE DEL FATTORE DI DILUIZIONE
Nella fase preliminare di valutazione delle esposizioni da NORM (Naturally Occurring Radioactive Material), si adotta intenzionalmente un approccio iperconservativo nel quale non si applica il fattore di diluizione. Questa scelta metodologica è giustificata da ragioni tecnico-scientifiche e di sicurezza:
- Screening worst-case
La valutazione iniziale deve garantire che nessun lavoratore sia mai sottostimato in termini di dose. Escludendo il fattore di diluizione, si assume che il lavoratore sia esposto alla concentrazione massima di radionuclide rilevata, senza alcuna attenuazione dovuta al contesto operativo (ventilazione, distanza, schermature mobili). Questo “massimo” consente di identificare immediatamente tutte le situazioni che richiedono approfondimenti o misure di mitigazione. - Principio ALARA e principio di precauzione
L’ICRP e la Direttiva Euratom 2013/59 richiedono che le dosi siano mantenute “As Low As Reasonably Achievable” (ALARA). Nel primo stadio, l’iperconservatività — ossia l’esclusione di qualunque riduzione — assicura un margine di sicurezza massimo. Solo in una fase successiva, a valle di misure più dettagliate (campionamenti, monitoraggi radiometrici, studi di ventilazione), si potrà introdurre un fattore di diluizione basato su dati reali e validati. - Omogeneità tra scenari
Applicare fin da subito variabili di diluizione (legate a condizioni di lavoro spesso non quantificate in fase di screening) introdurrebbe disomogeneità tra scenari e fra valutatori diversi. L’approccio preliminare uniforma le assunzioni: tutti gli scenari partono dallo stesso punto di massima cautela, facilitando il confronto e la prioritizzazione degli interventi correttivi. - Coerenza con linee guida ISPRA/INAIL
Nei documenti di indirizzo per le esposizioni da NORM si sottolinea che la valutazione iniziale deve individuare i casi più critici, lasciando la stima delle riduzioni (diluizione, schermature aggiuntive, procedure di lavoro) alla fase di ottimizzazione successiva. Soltanto dopo aver dimostrato la necessità di interventi si procede con valutazioni più raffinate, che includono il fattore di diluizione supportato da misure strumentali. - Margine di sicurezza amministrativo
Dal punto di vista normativo (D.Lgs. 101/2020, Capo III), le misure di protezione devono essere introdotte “ove possibile” e giustificate da una valutazione del rischio. Partire da un’unica assunzione “senza diluizione” semplifica le giustificazioni normative: ogni riduzione in termini di dose potrà essere documentata in un secondo momento, con dati sperimentali e procedure validate.
In sintesi, non considerare il fattore di diluizione nella valutazione preliminare massimizza la cautela, permette un rapido screening delle situazioni potenzialmente critiche e assicura massima trasparenza e ripetibilità tra valutatori, rinviando a una fase successiva l’introduzione di qualunque fattore di attenuazione basato su dati operativi reali.
Perché scegliere la nostra Web App?
- Conformità Normativa Immediata: Ottieni rapidamente una valutazione in linea con il D.Lgs. 101/2020.
- Semplicità e Immediatezza: Nessun software da installare, risultati immediatamente disponibili.
- Praticità d’Uso: Risultati pronti da copiare direttamente nel DVR aziendale.
Perché Utilizzare il Nostro Applicativo?
- Sicurezza e privacy totale: nessun dato viene salvato sul server. Tutte le informazioni inserite vengono elaborate esclusivamente nel browser dell’utente, garantendo la massima riservatezza.
- Facilità di utilizzo: il tool è progettato per essere intuitivo e accessibile, consentendo anche a chi non ha competenze avanzate di sicurezza elettrica di ottenere una valutazione precisa.
- Copia e incolla nel tuo documento: una volta completata la valutazione, i risultati possono essere facilmente copiati e incollati nel vostro modello in Word .
- Nessun software da installare: funziona direttamente dal browser, senza necessità di installazioni o aggiornamenti.
- Compatibile con tutti i sistemi operativi: essendo un applicativo web, è accessibile tramite browser e non dipende dal sistema operativo, garantendo la massima fruibilità su Windows, macOS, Linux .